Attrice in scena | Marzia D'Angeli
Pupo Ulisse | Salvatore Bumbello di Palermo - Scuola di Mimmo Cuticchio (creato da)
Voce Orfeo | Mario Barzaghi
Voce Circe | Sophia Cannizzo
Sound Design | Marco Zecca e Teatro Ebasko
Scenografie digitali e Light Design | L4R
Scenografie | Teatro Ebasko e Scuola del Legno "La Malaspina" di Viterbo
Costumi e oggetti | Gita Naziri (artista e sarta persiana), Maria Samà e Teatro Ebasko
Produzione | Teatro Ebasko APS [2022]
Sostegno alla produzione e all'export | Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Comune di Melissa (KR).
Consulenza artistica | Mario Barzaghi del Teatro dell'Albero di Milano
Ideazione, regia e drammaturgia | Simone Bevilacqua
SINOSSI POETICA
Cantami o musa della divina Circe.
Maga tra le fila degli immortali.
Dea tra le donne e Donna tra le dee.
Circe in esilio, figlia dell'oriente.
Sull'isola di Eea, dove il dio Sole non ha orizzonte certo.
Parlami della sua forza, della sua epopea.
Di come ha imbrigliato il padre che è dappertutto.
Narrami, musa, di quando aiutò Ulisse, accolse Medea e Giasone.
Se mai racconterete la sua storia, poeti e poetesse,
dite di Circe come di una donna unica, indomita, libera.
Che uccide per difendere, inganna per proteggere ma seduce per amore.
Dite della maga giusta, senza paura, in sposalizio con la Natura.
Se mai racconterete la sua storia,
dite della sua passione, dei suoi incantesimi, della sua sensualità.
Ma non raccontate di un altro eroe.
Non siate fanatici di un personaggio da favola.
Circe è oggi, tra di voi.
Tra le donne e gli uomini che si ribellano.
Nella società costituita.
Circe è la dignità di quella Donna che non si piega al compromesso.
Di chi, impantanato nelle brutture del mondo, riesce a sollevarsi con Eolo;
A navigare sullo Zefiro del mondo,nonostante tutto,
come fosse sempre Primavera.
Oh tu che leggi, sei Circe.
Oh tu che ascolti con lo sguardo: sii Circe!